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martedì 19 novembre 2013

Wish List #3 Teardrop - Lauren Kate


Titolo: Teardrop
Autore: Lauren Kate
Pubblicazione: Ottobre 2013
Saga: #1 di ...?
Costo: 18,50 €

Il mondo di Eureka affonda all'improvviso quando un'onda anomala le porta via sua madre Diana. Il loro rapporto era speciale e ora che Diana non c'è più, Eureka vorrebbe solo scomparire per dimenticare. Fare breccia nel guscio in cui si chiude è sempre più difficile per chi le sta intorno. Proprio quando il dolore sembra diventare insopportabile, Eureka si accorge di non essere sola. Ander compare all'improvviso nella sua vita, ma è come se si conoscessero da sempre. Eureka sente che Ander profuma di oceano, un oceano nel quale vorrebbe perdersi, e i suoi occhi sono così azzurri e profondi da darle le vertigini. Ma non è facile fidarsi di lui: dopo il suo arrivo strane coincidenze portano a galla vecchie storie fantastiche e terribili, antiche leggende di mondi sommersi. Quando queste fiabe irrompono nella realtà mettendo in pericolo lei e i suoi cari, Eureka capisce di essere parte di un disegno più grande in cui le sue lacrime hanno un potere immenso ma ancora sconosciuto.


L'ho già detto in un altro post, quello in cui stroncavo Rapture, ultimo volume della Fallen Saga, che Lauren Kate era e rimane un'autrice che stimo, capace di creare dei bei libri, quando vuole.
Il punto è che non sono poi così convinta che con Teardrop lo volesse davvero!
La trama non mi fa impazzire, ma d'altronde, cerco di tenere a mente che nemmneo Schegge di Me mi faceva impazzire, quando l'ho letto. E guardiamo com'è finita, che firmo petizioni per poter leggere il resto!
Anyway, attratta dall'idea di darle un'altra possibilità e dalla cover dai colori interessanti, voglio dare una chance ad Eureka (...) e Ander, i cui nomi non mi fanno affatto impazzire, ma sembra essere un libro ad alto contenuto sentimentale, e dopo tutto lo stress di The Elite, qualcosa che si limiti a sole due persone non sembra essere una cattiva opzione!
Per non parlare poi di quel bellissimo vestito d'acqua, che dà un nonsoché di fatato a tutta l'immagine.
Ed ecco dunque perché, al più presto, spero di poter leggere Teardrop!
E voi? Tra di voi, mio piccolo pubblico invisibile, c'è qualcuno che l'ha già letto? Che ne pensate?

lunedì 18 novembre 2013

Love at First Sight with Cover #2

Ebbene! Come promesso, eccomi presto ritornata con il nostro nuovo appuntamento preferito: LFSC & Farway From Us!
Oggi mi sembra di aver seguito un po' un tema comune, nelle cover, ovvero quello delle belle ragazze che si nascondono. Ecco a cosa mi riferisco, con la nostra prima LFSC:

Ebbene, stiamo parlando proprio di Dead Rules!

Titolo: Dead Rules
Autore: Randy Russel
Pubblicazione:
Saga:
Finché
Jana Webster e Michael Haynes erano innamorati. Erano destinati a stare insieme per sempre.
Morte
Ma il destino di Jana era fatalmente incrinato. E ora lei è nella Scuola-Per-Morti, dove Marte Dreamcote si nasconde in fondo alla classe, con i suoi seducenti occhi azzurri, il suo sorriso misterioso, e il tocco irresistibilmente caldo.
Non ci
Michael e Jana erano incompleti, una senza l'altro. Non c'era spazio per Marte nella storia della vita -o morte- di Jana.. Jana era sicura che Michael l'avrebbe raggiunta presto.
Separi
Ma le cose non stanno andando secondo i piani di Jana. Così decide di fare tutto il necessario per realizzare i suoi sogni, e non importa quante regole dovrà infrangere.

Non sembra fantastico?! Non so, a me questi occhi terribilmente azzurri, e queste labbra rosse sfumate fanno sognare (ucciderei per averle!), anche se non mi fanno pensare poi molto alla morte. Forse, guardandola per un po', ad una bambola; Ma non alla morte. Ma, ad ogni modo, potrà anche non essere super attinente al libro (che, per inciso, ho intenzione di leggere al più presto perché sembra troppo "Storia catastrofica di Te e di Me" in versione dark!), ma non per questo è meno bella!

Andiamo dunque, in volata, verso la seconda LFSC di oggi, ovvero...
Titolo: Bad Girls
Autore:
Pubblicazione:
Saga:
Rebecca Griffin ha sempre e solo voluto una cosa: essere una buona moglie e madre. La propria prepotente madre italo-americana, un grande pezzo del suo cuore, supponente, selvaggia e meravigliosa le aveva detto cosa fare e come farlo fin da piccola, quando voleva sposare Roy Rogers. Ora sono gli anni Novanta, e Rebecca ha tutto quello che abbia mai desiderato. Ma sospetta che il marito ha una relazione extra coniugale e teme che la figlia, Dana, stia prendendo una brutta strada verso una calamità autodistruttiva. Poi Rebecca viene a sapere della morte misteriosa di un lontano cugino presso il carcere che si affaccia sul porticciolo della deliziosa piccola città del New England in cui Rebecca vive. E' una storia che non può lasciar perdere. Le domande si affollano sul destino della giovane Rebecca mentre cerca disperatamente di recuperare la bambina che era, mentre si aggrappa ai resti laceri del suo matrimonio. Rebecca, la sua tormentata figlia Dana, e una donna enigmatica dal passato, intraprenderanno un viaggio di scoperta, personale e condivisa. Ognuno deve lottare con i demoni che gli stanno alle calcagna, fino a quando tutti e tre non si scontrano una disperata, incantata notte d'autunno .

Bella, eh? Che ne pensate?
Non so, non mi pare che stia granché bene al contenuto a giudicare dalla trama, ma la trovo comunque una bella cover. Forse ci sarebbe stata meglio la pelle un po' più invecchiata, visto che la storia non è incentrata su un'adolescente, ma è comunque primaverile e misteriosa, quanto basta. Nice!
Eccoci dunque alla terza ed ultima cover del giorno!

Titolo: The Reckoning
Autore: Alma Katsu
Pubblicazione: 2012
Saga: #2 di 3
È un inverno che non dà scampo quello che avvolge nel gelo e nella neve il piccolo paese di St. Andrew, nel Maine, a pochi chilometri dal confine canadese. Luke, giovane medico di turno al pronto soccorso, si ritrova davanti una ragazza dall’apparente età di diciannove anni e dalla bellezza eterea e struggente. È atterrita e chiusa nel silenzio, ma i suoi occhi sembrano gridare. Ha appena ucciso un uomo, abbandonandone il cadavere nel bosco. Si chiama Lanny e, con voce appena udibile, sostiene di aver ucciso quell’uomo perché era stato lui a chiederglielo. Prega Luke di aiutarla a scappare. Quando il dottore rifiuta, Lanny afferra un bisturi e si squarcia il petto nudo. Quello che succede dopo cambierà le loro vite per sempre. Luke, sconvolto, accetta di aiutarla a scappare oltre confine. E durante la fuga, lei gli rivela il proprio passato. Lanny è immortale e ha più di duecento anni. Il suo è il racconto di una donna travolta da un amore torbido, appassionato e mai ricambiato abbastanza. È il racconto di un uomo ossessionato dalla bellezza e dal bisogno oscuro di possederla, un uomo che trasforma la passione fisica in uno strumento di dominio. È il racconto del terribile prezzo da pagare in cambio della vita eterna. Ho preferito non inserire la trama del secondo libro, ma quella del libro (onde evitare spoiler); Il primo, tradotto come Immortal, è già edito in Italia (con una cover peggio che terribile). 
MA, a dispetto della terrificante cover italiana, quella del secondo volume è deliziosa, delicata, la potrei associare ad una torta colorata. No, non ha realmente niente di culinario, ma è talmente appetitosa...! Questa deliziosa punta di rosso, unita a quel celeste/cobalto/quasiturchese semplicemente stupendo, non so... Questa è una cover che sfoggerei con una gioia immensa nell'olimpo della mia libreria!

mercoledì 13 novembre 2013

Faraway from Us #5: Red Hill - Jamie McGuire

Sì. Sì. Sì e ancora si, avete capito bene: Jamie McGuire! Appena ho visto il suo nome, grande grande su questa copertina, non ho neanche ragionato e ho aperto subito il blog per darvi la notiziona: E' in arrivo un suo nuovo, meraviglioso libro!
Inizialmente ho aperto la pagina senza neanche chiedermi di cosa parlasse, mi bastava anche solo condividere con voi il fatto che ci sia un suo futuro libro in arrivo (si, lo so, Walking Disaster è appena uscito in Italia, ma capitemi, per me ormai è così lontano...!).
Sapete, quando nei film ci sono quelle scene in cui tutti quanti corrono come pazzi, e la telecamera inquadra solo la città che scorre in fretta dal finestrino?
O quando in Scooby Doo la gang trova il mostro, e poi cominciano tutti a scappare tutti insieme ed entrano in un labirinto di porte, fin quando non si fermano di botto o non si scontrano inseguiti ed inseguitori?
Ecco, è esattamente così che è andata, quando ho cominciato ad esultare e scrivere come una forsennata isterica sulla tastiera, per urlare virtualmente "OMG JAMIE MCGUIRE STA SCRIVENDO UN ALTRO LIBRO!", e poi quando questo pensiero mi ha super schiaffeggiata in faccia: E se non fosse così fantastico? Se, facesse, tipo, schifo? Eh no, allora vediamo un po' meglio!
Ed è così, sì, esattamente così (e il gatto può confermarvelo) che è andata. Poi, con calma, mi sono fermata e ho letto la trama. E sapete cosa?
Ho ripreso a saltellare in giro come un'idiota dopo averla letta!

Via, tutti i miei dubbi dissipati!
Ma, per convincervi, vi riporto qui la trama da me tradotta presa da GoodReads:

Quando il mondo finisce, l'amore può sopravvivere?
Per Scarlet (che nome adorabile, se non sei un personaggio delle fiabe!), crescere le sue due figlie da sola fa di lottare per il domani una battaglia di tutti i giorni. 
Nathan ha una moglie, ma non riesce a ricordare com'è essere innamorati; Solo la sua giovane figlia, Zoe, fa del tornare a casa una cosa vagamente accettabile. 
La più grande preoccupazione di Miranda è come sia possibile che il suo nuovo VW Bug possa essere abbastanza grande per portare le sue sorelle e i loro fidanzati in un fine settimana di fuga dagli esami finali dell'università.
Quando i rapporti di un focolaio mortale vengono alla luce, però, queste persone ordinarie si trovano ad affrontare circostanze extraordinarie, e i loro fati improvvisamente si intrecciano. Riconoscendo che non possono correre più veloce del pericolo, Scarlet, Nathan e Miranda cercano disperatamente rifugio nello stesso ranch isolato, Ranch Hill. 
E' ovvio che le emozioni diventino piuttosto forti, mentre vecchie e nuove relazioni sono costrette a fronteggiare un terrificante nemico - Un nemico che non ricorda più cosa significa essere umani. 

Premetto, sono piuttosto sicura che la frase sottolineata sia un mio errore di traduzione, ma che altrimenti non saprei interpretare, e quindi se qualcuno volesse correggermi si senta ben accetto.
Detto ciò, visto? Visto? Visto?! Assolutamente fantastico! Della serie che sì, sto impazzendo all'idea e dalla smania di averlo!
Per altro, è una pubblicazione super recente anche in America (è uscito il 31 Ottobre 2013), quindi ho qualche dubbio sulla sua uscita in Italia, ma... Che dire? Speriamo bene, presto, e cerchiamo di non impazzire assolutamente nel momento in cui uscirà!
*Rotola, salta, corre*
Mi raccomando, eh, tutti calmi!

venerdì 18 ottobre 2013

Wish List #2 Le Streghe di East End - Melissa De la Cruz


Ottobre, Ottobre!
Le foglie cadono, gli animali si preparano a letargo,i bambini corrono di strada in strada travestiti da piccoli demonietti,  ma per me Ottobre ha un significato ben diverso: Premiere. Premiere O-V-U-N-Q-U-E!
Le avete viste?! Sono una più incredibilmente meravigliosa dell'altra!
E, tra le varie Premiere di quest'anno, non posso non dare un certo riguardo a The Witches of East End, basato sull'omonimo libro ad opera dell'arci nota (ma da me sempre snobbata) Melissa De la Cruz, autrice di un'interminabile serie su, non so, angeli e vampiri? Boh, non ha importanza, perché dalla sua penna mi aspetto molto più di quanto non sia promesso da Le Streghe di East End!
Non posso fare a meno di desiderarlo, bramarlo, amarlo, bastasse anche solo l'attore che fa Killian!


Titolo: Le Streghe di East End
Autore: Melissa de la Cruz
Pubblicazione: 2011
Saga: #1 di 3
Costo: 10,00€

Maledizione, doveva proprio essere così bello? Si riteneva immune a quel genere di cose: il cliché dell'uomo alto, moro e di bell'aspetto. Ma c'era qualcos'altro. Sembrava che, quando la guardava, sapesse esattamente chi era e com'era fatta. Una strega. Una dea. Non di questa terra, ma neppure estranea a essa. Una donna da amare, temere e adorare. Alzò lo sguardo da dietro il vaso e lo trovò ancora che la fissava. Era come se Killian avesse aspettato tutto quel tempo soltanto per quell'istante. Fece un cenno col capo, muovendosi verso una porta lì vicino. Davvero? Qui? Adesso? Stava davvero entrando in bagno con un altro uomo, il fratello del suo fidanzato, alla sua festa di fidanzamento? Sì. Freya avanzò, come stordita, verso quell'appuntamento. Chiuse la porta dietro di sé e rimase in attesa. Il pomello girò, e lui entrò, chiudendo a chiave la porta. Le labbra gli si incurvarono in un sorriso, una pantera con la sua preda. Fuori, nel bel mezzo del ricevimento, le rose centifolie presero fuoco.

Il fatto che siano una famiglia di sole donne, come nella mia, mi fa letteralmente impazzire. Mi aspetto fuochi, fiamme, urla, isteria e passione allo stato puro da questo libro! A parte la grafica interessante della copertina, e della pessima quarta di copertina italiana, non vedo l'ora di leggerlo! Sperando di non avere una terribile delusione come per Pretty Little Liars o The Vampires Diaries. Letti entrambi (anzi, di PLL è presto in arrivo una recensione) e sono stati entrambi una delusione a confronto delle serie tv, quindi... Non ci resta che incrociare le dita e aspettare di trovarlo nella mia zucca porta-libri!

giovedì 10 ottobre 2013

Faraway from Us #4 Losing It - Cora Cormack


Titolo: Losing It
Autore: Cora Cormack
Pubblicazione: Ottobre 2012
Saga: #1 di 3

Stanca di essere l'unica vergine del gruppo, Bliss Edwards decide che il miglior modo risolvere il problema è quello perdere la verginità nel modo più veloce e semplice possibile, un'avventura da una notte. Ma i suoi pieni diventano tutto meno che semplici quando dà fuori di matto e lascia un ragazzo meraviglioso solo e nudo nel suo letto con una scusa alla quale neanche un decelebrato crederebbe. E, come se non fosse abbastanza imbarazzante, quando arriva nella alla sua prima lezione dell'ultimo semestre al college, incontra il suo nuovo professore di teatro. Lo ha lasciato nudo nel suo letto nemmeno otto ore prima.

Ebbene, eccomi ritornata con un nuovo appuntamento con Faraway from Us!
Oggi volevo parlarvi di un libro leggero ma anche abbastanza scorrevole letto giusto giusto in tutta la giornata di ieri, approfittando della festa patronale!
Mi sto riferendo a Losing It (e vi chiederete in modo malizioso molte volte nel corso del romanzo a cosa si riferisca...), di Cora Cormack!
Devo dire che forse potrebbe essere che sto facendo incetta di questi romanzi brevi, da avventura di un giorno, ma cominciano a seccarmi. Forse perché, sia questo che All the Wrong Reasons, letto due giorni fa, hanno bene o male uno svolgimento simile, anche se trame abbastanza differenti.
Anyway! Ci troviamo con una protagonista con un nome bellissimo, Bliss, che mi ha fatto una simpatia tremenda (non subito. A primo impatto non mi ha fatto impazzire) nel corso del romanzo, e la sua amica (alla quale sarà dedicato il terzo libro della serie), praticamente la versione "facile" (if you know what I mean...) di America, de Un bellissimo disastro. E hanno un insormontabile problema, loro! Quale?
Eh beh, Bliss sta per finire il college, è alla vigilia del suo ultimo semestre come studentessa... E non ha ancora perso la verginità! 
Che sembra essere un problemone per la sua amica, che la spingerà fortemente a perderla nell'avventura di una notte. 
Le due si avventurano quindi in un locale, dove più di qualcuno mostra interesse per la nostra Bliss, ma niente, lei ha una fobia folle del controllo, e non riesce proprio a lasciarsi andare. Meno che con un ragazzo che trova lì, nel pieno del bar, con un libro di Shakespere in mano. Ed è questa la magia che li fa incontrare. Non passano molto tempo insieme, prima che scoppi la passione tra di loro. Questo, dopo le varie (e curiose) peripezie, li porta, finalmente, a casa di Bliss.
Sapete com'è, la situazione si riscalda, loro cominciano... E a Bliss, ovviamente, viene un attacco di panico. Ma come scappare da una situazione tanto imbarazzante? Con una scusa assurda a proposito di Amleto e di un gatto, anche piuttosto astrusa. Per poi fuggire da casa propria in reggiseno. Lasciando il nostro Mr-Leggo-Shakespere-In-Un-Locale, altrimenti noto come Garrick (che ha una nota, nel momento della presentazione, in cui ho scritto "Ti chiami Garrick? Perfetto, ti amerò") nudo nel suo letto. 
Beh, come se non bastasse, non è mica uno che hai pescato in qualche locale e che potresti non rivedere mai più; No, è una situazione alla Tutto ciò che sappiamo dell'amore: Vicino di casa, professore, ragazzo terribilmente sexy. MA, per una benedetta volta, ad insistere nell'andare avanti non è Bliss ma Lui! 
Meglio non andare oltre, dunque, le anticipazioni su Losing It: Spero vi basti sapere che è un libro meraviglioso, dolce, e intriso di una vena sarcastica da far sbellicare dalle risate, con una protagonista tutta alla Bridget Jones, e con un lieto finale, fortunatamente. Nota sgradevole che sembra andare molto di moda in questo periodo è che i due libri successivi saranno incentrati sugli amici di Bliss, e mi sento già di scommettere che saranno terribilmente noiosi!

Cover Point: Devo dire che è una cover abbastanza... Suggestiva, ma insipida, che non rimane impressa. Spero che in un'eventuale pubblicazione italiana possano migliorarla.

lunedì 7 ottobre 2013

Faraway from Us #3 All the Wrong Reasons - J.L. Paul


Titolo: All the Wrong Reasons
Autore: J.L. Paul
Pubblicazione:2011
Saga: #1 di 3

La vita di Irelyn sta andando nella direzione giusta: College, nuovi amici, fidanzato fantastico. Il suo sogno di scrivere storie d'amore non è troppo lontano dall'essere raggiunto. Il suo rapporto con la famiglia è finalmente migliorato. E soprattutto, è sicura che il suo ragazzo presto le farà La Proposta. Si, è tutto perfetto.
Prima che quella notte con Lucas cambi tutto.

Salve a tutti!
Sono tornata, sì, e con un nuovo appuntamento con Faraway from Us, la rubrica di anteprime e recensioni di libri molto lontani dall'essere pubblicati in Italia!
Eccomi qui, dunque, a parlarvi di un libro che mi ha attanagliata, aggrovigliata nelle sue parole, senza lasciarmi via di scampo.
Sto parlando di All the Wrong Reasons, di J.L. Paul, di cui solo l'incipit è bastato a farmi lasciare Innocenti Bugie e Tempest nel loro cantuccio per dedicare tutta la mia domenica a leggerlo.
Facciamo quindi la conoscenza di Irelyn, sapete, una di quelle ragazze a cui ritagliano un posto così stretto nel mondo che a malapena riesce a respirare; Con una mamma molto rock ma rimasta agli anni della gioventù e un cuginetto con dei problemi a carico, oltre che dei nonni estremamente esigenti, la nostra protagonista cerca di destreggiarsi tra casa e college.
Vi starete chiedendo, in questo bel quadretto, dov'è il padre. Ebbene, i nonni sono così severi proprio perché hanno avuto due figlie estremamente... libere, tanto libere che la madre di Irelyn ha ristretto a quattro o cinque i suoi possibili padri, mentre della zia non si sa niente, se non che un bel giorno ha scaricato il piccolo Tommy (per sua fortuna, aggiungerei) a casa sua. Ma questo non crea uno di quei processi mentali alla "visto che mia madre era una facile non voglio avere nessun ragazzo eccetera eccetera eccetera...", anzi, a breve la nostra eroina festeggerà il secondo anniversario con il suo fidanzato super per bene, Dustin.
E tutto andrebbe bene, seguendo una linea dura e inflessibile, nella quale Irelyn stessa non ha spazio per i dubbi, se non fosse per quella sera. Quell'unica, incredibile sera, in cui gli occhi di Lucas da sopra il palco non si posano su di lei. E non c'è bisogno nemmeno di tante parole; Semplicemente, la loro attrazione è talmente forte da non necessitarne.
Beh, comunque, non è che fosse proprio unica, quella sera.
Mettiamola così, inizialmente, un'unica sera a settimana, nella quale Irelyn si concede semplicemente a Lucas. Vorrebbe davvero smettere di tradire il suo ragazzo, seriamente, ma non ce la fa; Lucas sembra come una calamita, ricorda Oz, il licantropo di Buffy l'Ammazzavampiri, sembra così semplice che il loro rapporto non può non prosperare. E ve lo giuro, nonostante in questo libro manchi pressoché qualunque descrizione dei luoghi, io potevo immaginare la stanza da letto di Lucas, nella quale si svolgono i momenti più coinvolgenti della storia, sentire il suo tocco gentile, la loro frenetica impazienza. Questo sì, sono riusciti a trasmetterlo davvero molto bene!
Sapete, poi, quando si legge un libro sul tradimento, si sta costantemente nell'ansia di venire scoperti e che venga giù un gran caos, ma nonostante questa sensazione non manchi in All the Wrong Reason, le cose procedono fortunatamente con ordine. Questo non impedisce, ovviamente, alle cose brutte o spiacevoli di accadere, ma almeno non ti fanno collassare.
Avrete già capito che mi è piaciuto tantissimo! Non sono riuscita proprio a staccarmene, sebbene lo leggessi a tratti, a volte perché troppo inteso, a volte perché troppo poco, comunque erano delle pause brevissime. Non so, forse sono io che mi lascio trascinare troppo dalle storie e dai libri, visto che in metà delle mie recensioni dico di non essere riuscita a staccarmi da un libro, ma è vero; Io mando tutto in blackout, o non riesco a pensare a nient'altro. Fortunatamente, All the Wrong Reasons è una lettura non troppo lunga, abbastanza da essere digerita in un giorno e metà notte.
Sono DECISAMENTE impazzita per Lucas! Smaniavo per la sua presenza (sebbene costante) nel libro, mentre storcevo il naso davanti a Dustin, l'odioso ragazzo ufficiale di Irelyn. Sapete, questo ragazzo mi sa proprio di cartone. Ma, tornando alle cose positive, dicevo di essere pazza di Lucas per la totale assenza di colpi di testa; Sebbene sia un personaggio appassionato, non è stupido, e sembra anelare nel corso dell'intero libro ad avere solo Irelyn. In modo dolce, quasi spaventato di poterla mandare in mille pezzi; Ho avuto l'impressione che la rubasse a Dustin goccia dopo goccia, venerdì dopo venerdì, fino a farla completamente sua. Che poi, non si capisce perché ci tenesse tanto a farla sua, visto che Irelyn è un personaggio piuttosto insipido.
Mi ha fatto restare male il titolo, che mi aspettavo avesse una spiegazione o che se ne capisse il senso durante il libro, ma non ho trovato nemmeno una wrong reason da rimproverare a qualcuno.
Ciò nonostante, J.L. Paul, autrice appena scoperta, ha saputo far fruire dalla sua penna (o tastiera) un libro dolce, romantico che ti lascia moderatamente sulle, seducente e che strappa diverse risate, e che consiglio vivamente a chi ha voglia di un po' di sano romanticismo!

Di seguito, un estratto da me tradotto:
Quando finimmo di cenare, Dustin disse che sembravo troppo carina per andare a casa. [...] "Perché non andiamo in un club? Non lo abbiamo mai fatto, penso che potrebbe essere divertente."
Quando mi sedetti sullo sgabello, bevendo il mio drink, lasciai vagare il mio sguardo in giro, finché non incontrai un paio di occhi familiare. [...]
"Vai via, Lucas. Non posso parlare con te stasera."
"Stai così bene stasera. Mi piacerebbe che ti fossi vestita così per me."
"Ti prego, va' via."
"Rilassati. Il tuo ragazzo è andato a prendere da bere al bar. " [...]
"Si, e sarà qui tra un minuto. [...] Cosa dovrei dirgli quando torna, eh? Grazie per il drink tesoro, comunque questo è il ragazzo con cui ti tradisco?!".
"Ecco qui, tesoro." Dustin disse, incerto.

Da collasso, eh?

Cover Point: Immagino che il libro sia disponibile solo in edizione digitale, poiché non mi sembra che abbia una vera e propria cover. Beh, più che una cover, è un'icon buttata lì, che neanche centra poi molto. A dispetto del libro, pessima. Quasi horror.


mercoledì 2 ottobre 2013

Love at First Sight with Cover #1+Faraway from Us #2

Essì, oggi avrete notato che sono proprio in vena di coccolarvi!
Ed ecco quindi, l'idea che mi girava in testa da un po': Una rubrica sulle cover!
Praticamente ogni blog ne ha una, e le trovo per la maggior parte deliziose, e quindi eccomi qui!
In questa rubrica ne proporrò tre ogni volta, con trame annesse. So, let's start!

La prima cover di LFSC è...

That time I joined the Circus
J.J. Howard


Lexi Ryan è appena scappata per entrare nel circo, ma non l'ha fatto apposta.
Un'ossessionata dalla musica, leggermente sarcastica ragazza di New York City; Lexi è sola. Dopo aver fatto un grosso errore -e avendo a che fare con una terribile tragedia- Lexi non ha scelta se non quella di cercare sua madre, da ormai molto tempo assente nella sua vita. Della madre di Lexi si sa solo che è da qualche parte in Florida, in viaggio insieme ad un circo.
Ma quando Lexi arriva alla sua nuova realtà, sua madre non è lì... Ma forse il suo destino si. Circondata da tigri, elefanti e trapezisti, Lexi trova qualche amico sorprendente e addirittura una possibilità con il vero amore. Ha anche fortuna come predittrice del futuro, leggendo i tarocchi e facendo predizioni.
Ma quando l'ex migliore amica di casa di Lexi si rifà vedere, è la stessa fortuna di Lexi in dubbio. Con umorismo, saggezza, e una voce fresca, questo esordio ci ricorda la magia di tendoni da circo, luci della città, primi baci, e l'importanza di un eccellente playlist.


Ora ditemi, come si può non adorare questa cover sfavillante, che sembra essere così adorabilmente attinente?
Il fatto che lei sembri provenire dal buio, dal niente, e che si ritrovi abbagliata dalle meravigliose e magiche luci del circo? Non vi fa sentire l'odore di pop corn e zucchero filato, quel momento nella trepidante attesa che inizi lo spettacolo?

La seconda LFSC é, invece...

The Program
Suzanne Young


 Nel mondo di Sloane, i veri sentimenti sono vietati, e il suicidio tra gli adolescenti è ormai un'epidemia, la cui unica soluzione è il programma.
Ma Sloeane sa bene che è meglio non piangere davanti a nessuno. Con il suicidio divenuto un'epidemia internazionale, il suo terreno di sfogo poteva essere il programma, l'unico corso brevettato di trattamento. I genitori di Sloane hanno già perso un figlio; sa che faranno di tutto per tenerla in vita. Lei sa che tutti coloro che sono passati attraverso il programma vengono restituiti come una tabula rasa. La depressione potrà essere andata, ma anche i ricordi. Costantemente sorvegliata sia a casa che a scuola, Sloane fa buon viso a cattivo gioco e tiene i suoi sentimenti in profondità in un modo che solo lei può. L'unica persona con cui può essere sé stessa è James. Lui ha promesso di tenerli entrambi al sicuro dal trattamento, e Sloane sa che il loro amore è abbastanza forte da resistere a tutto. Ma nonostante le promesse fatte l'una all'altro, è sempre più difficile nascondere la verità. Stanno entrambi diventando più deboli. La depressione li sta avviluppando e il programma sta arrivando anche per loro.

Suvvia, non è stupenda? Questo che di asettico, total white, e loro con queste uniformi gialle! Non so, non avendo il libro, se è proprio l'uniforme del programma gialla o se sono stati vestiti in questo modo per dimostrare qualcosa. Anyway, non mi importa il perché, perché il risultato di questa cover è semplicemente fantastico! Oh, e, certo, anche la trama sembra carina, anche se mi ricorda la ancora scottante delusione di Starters. Con molta probabilità lo leggerò, e poi si vedrà!

Ed eccoci quindi con l'ultima cover di questo primo LFSC, abbiamo...

On  an Edge of Glass
Autumn Doughton


Non puoi pianificare tutto...
E' questo che Ellie Glass realizza dopo aver avuto la possibilità di incontrare un giovane musicista. Capelli lunghi, scarmigliato, e incredibilmente sexy, lui è l'esatto opposto del suo "tipo", ma ora Ellie non può smettere di pensarlo. Quando il fato interviene e due persone vengono scagliate l'una contro l'altra, Ellie scopre di poter ottenere molto più di quanto si aspettasse. Molto presto si ritrova a fare cose che non averebbe mai pensato fossero possibili.
Questa è l'accattivante storia di un'attrazione innegabile,  le scelte che facciamo, e in ultima analisi, il potere inaspettato dell'amore.

Questa cover ha un ché di magico; Beh, forse le stelle aiutano un sacco, ma ciò nonostante, la trovo comunque magica e romantica. Davvero, davvero graziosa. Nonostante la trama penosa, e abbastanza scontata. Puzza di banale a distanza, ma questo non rende la sua cover meno adorabile, no?!

 Ed eccoci dunque volgere al termine del nostro primo incontro con Love at First Sight with Cover, nonché il secondo con Faraway from Us, altra rubrica in cui si parla delle pubblicazioni estere, appunto, molto lontane dall'essere pubblicate in Italia.
Ebbene, lettori e lettrici, ci vediamo presto per il nostro prossimo episodio!

Caduti dalle Nubi #4: Tempest, Julie Cross



Titolo: Tempest
Autore: Julie Cross
Pubblicazione: 2011
Saga: #1 di 3
Costo: 9,90 €

Manhattan, 2009. Il diciannovenne Jackson Meyer è dotato della facoltà di viaggiare nel tempo. Una mattina, due uomini fanno irruzione nella camera della sua fidanzata Holly e le sparano; Jackson assiste impotente alla scena e, in preda al panico, salta nel tempo, ma si ritrova bloccato nel 2007, senza più riuscire a tornare nel presente. Così decide di rivivere il passato per cambiarlo, in modo che Holly non sia più in pericolo. Tornando ancora più indietro negli anni, Jackson scopre importanti segreti su di sé e la sua famiglia: le persone che ritiene più vicine sono in realtà pericolosamente diverse da quello che sembrano... Ma non è tutto: Jackson effettua due viaggi in un futuro non meglio precisato, in cui una misteriosa bambina di nome Emily gli mostra una New York totalmente devastata, mentre Manhattan sembra galleggiare in una dimensione surreale e perfetta. Jackson sarà costretto a prendere decisioni sconvolgenti che potranno compromettere per sempre la sua vita e quella di chi ama profondamente...

Io lo so, lo so che sbaglio sempre su questo punto.
Io mi fido delle blogger che seguo perché abbiamo gusti simili, no?
E allora perché quando mal recensiscono qualcosa, tutte in accordo, tutte sugli stessi punti, io non dò loro retta?
Perché sono una testona, ecco perché.
Comunque, io cerco di non leggere le recensioni altrui prima di scrivere la mia per non influenzare il mio stesso giudizio; Poi, a posteriori, mi diverto a vedere le differenze di idee. Ma, ahimé, ho letto tante recensioni a proposito di Tempest molto prima che diventassi una blogger. E come mi pento di non avergli dato ragione!
Ed è questo il problema con Tempest, di Julie Cross; Poteva essere una cosa molto alla Stay, Un amore fuori dal tempo, ma no.
A parte che sembra scritto da un bambino, è davvero snervante. Non sono nemmeno arrivata alla fine.
Beh, nemmeno a metà.
E sapete perché?
Perché proprio non va. Già a pagina due sembra che ci siamo persi qualcosa. Okay, va benissimo che si cominci a, come dire, trama già inoltrata; che abbia già i suoi amici che sanno tutto di lui, la ragazza, eccetera. Mica devi scrivere lo stesso libro che hanno già scritto altri miliardi di persone. Ma, visto che noi poveri lettori sti personaggi non li conosciamo, vuoi almeno introdurceli? Dicci qualcosa più del nome e del ruolo, suvvia! Non so, mi sembra uno sgarbo da parte dell'autrice, fare in questo modo, no?
Sembra che ti dica che sei scemo perché non conosci bene i personaggi, quando invece dovresti saperne decantare ogni sfumatura del carattere e le doti. O almeno, essere in grado di figurarteli mentalmente.
Se c'è una cosa che mi snerva da morire è non sapere come immaginarmeli. Tipo Adam, il migliore amico cervellone del protagonista. Okay, è un cervellone. E poi? Occhiali? Alto, biondo, occhi azzuri, o magari piccolo, moro e amorfo? Che ne sappiamo, noi, di lui? O di qualunque altro personaggio in questo romanzo, oserei dire.
La fidanzata si offende e fa la bambina, che voglio dire, forse forse ci sta ancora se me lo poni in un altro contesto, ma se mi dici che sono all'università ci sono tre opzioni: o il livello di conoscenza dell'autrice delle persone sui venti è molto poco, o le persone che l'autrice conosce sui vent'anni sono davvero così sciocchi, o semplicemente sono dei personaggi incompleti privi di uno studio preparatorio.
Per non parlare poi delle dinamiche insensate. Assolutamente insensate. Tipo, siete in camera al dorm, vi entrano due tizi sfondando la porta, e non se ne accorge nessuno? C'è stata l'autrice in un dorm? Almeno, per quelli che ho visitato io, non c'era un momento della giornata in cui non ci fosse nessuno, ma proprio nessuno. Mai. E quindi, questi tizi entrano, praticamente sfondandovi la porta, voi gli spaccate addosso lampade e oggetti vari (con una conversazione antecedente devo dire molto rilassata, non minacce e coltelli) e poi... bum! Ho chiuso il libro, annoiata a morte. Essì, è così che finisce per me Tempest. Magari nelle pagine successive diventa più interessante, ma chi lo sa?
Forse un giorno finirò di leggerlo. Forse, sapete, "mai dire mai nella vita". Ebbene, questa è la mia (bassa) opinione al riguardo di Tempest!

How can We not fall in Love? #1: Patch, Hush Hush

Suvvia. Lo so che lo avete tutti presente.
E, ovviamente, COME non innamorarsi di lui?
Parlo di Patch, o Jev, della saga Hush, Hush, di Becca Fitzpatrick.
Un angelo caduto, che ha visto i secoli passargli davanti, fino a che non arriva ai giorni nostri e non si innamora perdutamente di una Nephilim? Una sua discendente! Pro pro pro pro pro pro pro pro pro pro pro pro pro nipote del suo vassallo!
Semplicemente adorabile, really!
Ironico, sexy, innamorato ma privo per la maggior parte della saga del piacere del contatto fisico. A volte anche un po' stronzo, devo dire, ma ugualmente adorabile.
Non c'è stato un momento, in tutta la saga, in cui io abbia dubitato di lui; Non ho mai avuto paura, né ho creduto che davvero si fosse allontanato. Sapete, è solo Nora ad essere un po' tonta, ogni tanto.
Comunque, lo vedo come un meraviglioso guerriero (cosa notevolmente avvalorata, probabilmente, da tutte quelle cover stupende...), pronto a qualunque cosa per difendere una ragazza che non per tutto il tempo ha bisogno di essere difesa. Eh, che ci posso fare, se sono un'inguaribile romantica?
E voi? Qual'è il vostro personaggio preferito, in questo periodo? Uh? Sono apertissima a suggerimenti!

Recensione Io non sono Mara Dyer - Michelle Hodkin


Titolo: Io non sono Mara Dyer
Autore: Michelle Hodkin
Pubblicazione: Settembre 2013
Saga: #2 di 3
Costo: 17,00 €
Voto:


Mara Dyer sa di aver commesso un omicidio. Jude voleva farle del male, e lei si è difesa, grazie al terribile potere che le permette di uccidere con la forza del pensiero. Ma ora Jude è tornato, e nessuno le crede anche se giura di averlo visto con i suoi occhi. Quel ragazzo dovrebbe essere morto, e Mara rischia di finire i suoi giorni nell'ospedale psichiatrico in cui è tenuta in osservazione con una diagnosi di probabile schizofrenia. L'unica possibilità di salvezza è assecondare i medici e fingere di avere avuto un'allucinazione. Così la sera è libera di tornare a casa e vedere Noah, l'unico che ancora crede in lei e cerca di aiutarla a fare luce sui misteri che circondano la sua vita, proteggendola da Jude. Ma i fatti inquietanti si moltiplicano, e Mara rischia di impazzire sul serio: qualcuno entra in camera sua la notte e la fotografa mentre dorme, e un giorno le fa trovare una bambola appartenuta alla nonna, che soffriva dei suoi stessi disturbi. Mara, esasperata, cerca di bruciarla, ma nel fuoco rinviene un talismano complementare a quello in possesso di Noah...


Sì, sì, lo so, non sono stata molto presente in questo periodo, ma per vostra fortuna sfrutto il mio periodo di malattia per dedicarmi a voi! 
Ed eccomi ritornare col botto, con una recensione da Trenta di Starbucks!
Oggi siam qui a parlare della mia amatissima Mara Dyer, che al di là del nome che mi è molto vicino (anche se il suo abbiamo già chiarito che è falso, non importa, lo trovo ugualmente super interessante), che in Io non sono Mara Dyer (anche se sarebbe stato molto più attinente il titolo "The evolution of Mara Dyer", o anche, "Chi è Mara Dyer?" sarebbe stato molto più adatto, visto che ce lo si chiede almeno un miliardo di volte, chi è Mara?!) mi ha letteralmente mandata in visibilio!
A cominciare dalla tagline, E' possibile salvarsi quando il tuo nemico è dentro di te?, che, benché molto Twilighteriana, fa il suo bell'effetto. Anyway, non avevo certo bisogno di sproni per leggere il secondo volume di una delle mie serie preferite, la cui trama si infittisce di paragrafo in paragrafo. 
Ecco come si presenta la situazione: Mara, dopo aver rischiato di uccidere suo padre, corre alla polizia, dichiarandosi colpevole degli omicidi da lei commessi, ed è qui che rivede il suo, ehm, caro, ex fidanzato Jude, che precedentemente lei dovrebbe aver ammazzato. Tutto sommato, il minimo che poteva fare era dare fuori di matto, eppure è rimasta abbastanza... Ragionevole, mettiamola così.
Non si può certo dire lo stesso della sua famiglia, a cominciare da questa presunta madre psicologa, anche se mi chiedo chi diavolo darebbe mai la laurea in psicologia ad una persona così; Non che il fratello maggiore, Daniel, sia messo tanto meglio. Sembrano tutti preoccupati che lei possa infrangersi come il cristallo da un momento all'altro,e quindi la migliore soluzione che sono capaci trovare è rinchiuderla in un manicomio. Ovvio. Qualunque genitore responsabile lo farebbe!
Comunque, il nostro astro luminoso rimane sempre lì, nonostante tutte. Avrete già immaginato che sto parlando di Noah, mio amore e passione, per il quale non riesco proprio a fare a meno di avere una cotta pazzesca! 
Anche se devo dire che non ci troviamo di fronte al solito Noah; Quello con cui abbiamo a che fare è molto più schivo e meno accogliente, cosa che mi è notevolmente dispiaciuta. Ciò nonostnate, non grazie a Noah, scopriamo una parte inaspettata del suo passato, una parte gentile e premurosa che decisamente non ci si aspettava. 
Aaaaanyway! Grazie ad una spintarella di Noah, Mara torna a casa, pur dovendo frequentare un centro diurno per pazzi. Beh, non che in questo modo Mara possa sentire molto la mancanza di Noah, visto che è continuamente lì. Ma proprio continuamente. Avrebbe potuto essere decisamente più piacevole, se non avesse avuto questa specie di involuzione,di Noah parlando. Più avanti nella storia, avremo da lui uno scorcio del suo passato decisamente inaspettato, fino a vedeere un Noah molto molto arrabbiato. 
Beh, comunque, tornando a Mara, non è che a casa le cose vadano molto meglio, tra animali scomparsi e bambole inquietanti che spuntano ovunque, oltre che uno stretto controllo da parte dei genitori. Ma io dico, sarebbe materiale PERFETTO per una serie tv, perché diamine nessuno la realizza?! Sapete a quanto arriverebbero gli ascolti?!
Tra i vari effetti speciali alla Teen Wolf, abbiamo una piacevole sorpresa: il ritorno di Jamie! Si, il ragazzo del virus Ebola! Vi è mancato? Vi eravate rassegnati al perderlo per sempre? Ebbene, rieccolo, in modo sebbene molto improbabile, entrare in gioco! 
Tra i nuovi insidiosi personaggi, comunque, si possono decisamente annoverare i pazzi che Mara frequenta al centro, più per obbligo che per scelta, ma sicuramente, il personaggio più insospettabile di tutti sarà quello che ci farà rimanere male.
E poi abbiamo Jude. Jude, Jude, Jude. Pazzo Jude. Creepy Jude. Decisamente, questo ragazzo sa come far impazzire le ragazze, anche se non nel modo in cui si spera, ma la cosa peggiore è che sembra essere reale.
Molte volte mi sono chiesta, nel corso del romanzo, se Mara non avesse qualche altro nemico peggiore di lui, e molte volte mi sono chiesta cosa fosse successo all'assassino di quella ragazza nel primo romanzo. Beh, puntare il dito per puntare, chi se non lui?
Tra varie apparizioni e sparizioni, comunque, abbiamo uno scorcio sul passato di qualcuno che nel primo libro io non avevo preso in particolare considerazione, ma che sembra ora rivelarsi decisamente fondamentale, ma sul cui conto non abbiamo modo di avere informazioni. Anche se penso che Mara troverà un modo...
Si attraversano talmente tanti step, in Io non sono Mara Dyer, da lasciarci disorientati, anche confusi, e io mi chiedo se basterà davvero un solo libro per sbrogliare tutti i nodi che si sono creati.
Se non si fosse capito, il mio giudizio al riguardo di Io non sono Mara Dyer è DECISAMENTE positissimo, una lettura da dieci e lode! Quello che si prospettava un banale parnormal romance si è trasformato in un thriller che toglie il sonno, la fame e non ti lascia ragionare se non su quello che accade all'interno del libro.
Nonostante il finale alla Delirium, al quale nuovamente non credo nemmeno un po'. 
L'unica volta che ho visto seriamente un personaggio maschile morire in un libro è stato in Beauty, di Scott Westerfield, e sono certa che non si ripeterà nella serie di Mara Dyer.
Lo amo, decisamente lo amo, e lo straconsiglio a tutti!

Eccone qui un pezzettino:
E cominciai a capire.
Noah anelava al pericolo perché per lui non esisteva pericolo; era sempre temerario perché sapeva che
nulla poteva succedergli. Però voleva che gli succedesse qualcosa. Non aveva paura di me non perché non
credeva potessi fargli del male, ma soprattutto perché, se gliene avessi fatto, sarebbe stato felice.
Noah era alla ricerca dell’oblio. E in me l’aveva trovato.
— Tu vuoi che io ti faccia male. — La mia voce era appena un sussurro.
Fece un passo verso di me. — Non puoi.
— Potrei ucciderti. — Le parole mi uscirono affilate come un coltello.
Un altro passo. I suoi occhi mi sfidarono. — Prova.
Era lì in piedi davanti a me, in smoking e con quel corpo perfetto, che mi guardava dall’alto in basso,
e il suo atteggiamento era come sempre quello di un principe arrogante.
 Ma soltanto ora avevo capito che la sua corona era spezzata.
L’uno di fronte all’altra, due avversari avvolti in un’atmosfera che si era fatta elettrica. Guaritore e
distruttrice, mezzogiorno e mezzanotte. Eravamo a un punto morto. In silenzio. Nessuno di noi due si
muoveva. Mi resi conto che Noah non si sarebbe mosso. 
Non sarebbe arretrato di un passo, perché non voleva vincere.
Così l’avrei perduto.

Cover Point: Tutto il mio disappunto per questa cover alla "Dove finisce il buio"! Perché rovinarci le librerie e il piacere di esporre una bellissima cover sui nostri scaffali? Eh? EH?! Infinitamente più bella la cover originale, come nel caso del primo volume.

WishList #1: L'isola dell'amore proibito - Tracey Garvis-Graves

Ed eccomi di ritorno, con una nuova (e spero apprezzata) veste grafica e una nuova succosa rubrica!
Beh, quantomeno, succosa per me.
In questa rubrica mi ripropongo di rendervi partecipi della mia wishlist (inerente solo ai libri che sono o saranno presto disponibili in italiano, per le pubblicazione estere abbiamo Faraway From Us).
Ebbene, voglio cominciare subito con qualcosa di assolutamente irresistibile!
Nel primo numero di WishList, voglio presentarvi L'isola dell'amore proibito, di Tracey Gravis-Graves (cognome che sembra più uno sciogli-lingua che non un cognome, eh?).





L'acqua cristallina lambisce dolcemente i suoi piedi nudi. Anna apre gli occhi all'improvviso e davanti le si apre la distesa sconfinata di un mare dalle mille sfumature, dal turchese allo smeraldo più intenso. Intorno, una spiaggia di un bianco accecante, ombreggiata da palme frondose. Le dita della ragazza stringono ancora spasmodicamente la mano di T.J., disteso accanto a lei, esausto dopo averla trascinata fino alla riva. Anna non ricorda niente di quello che è successo, solo il viaggio in aereo, la superficie blu che si avvicina troppo velocemente e gli occhi impauriti di T.J., il ragazzo di sedici anni a cui dovrebbe dare ripetizioni per tutta l'estate. Un lavoro inaspettato, ma chi rifiuterebbe una vacanza retribuita alle Maldive? E poi Anna, insegnante trentenne, è partita per un disperato bisogno di fuga da una relazione che non sembra andare da nessuna parte. Ma adesso la loro vita passata non è più importante. Anna e T.J. sono naufraghi e l'isola è deserta. La priorità è quella di sopravvivere fino ai soccorsi. I giorni diventano settimane, poi mesi e infine anni. L'isola sembra un paradiso, eppure è anche piena di pericoli. I due devono imparare a lottare insieme per la vita. Ma per Anna la sfida più grande è quella di vivere accanto a un ragazzo che sta diventando un uomo. Perché quella che all'inizio era solo un'innocente amicizia, attimo dopo attimo si trasforma in un'attrazione che li lega sempre più indissolubilmente. 

L'ho guardato, adocchiato, occhieggiato e assaporato in modo completamente platonico dal giorno in cui l'ho visto sul playstore, e datemi torto! Si avvicinava l'estate, e io ero lì, e leggevo di questo oceano infinito, di una coppia così improbabile ma, che riportata allo stato primordiale, quello del buon selvaggio, dava vita ad un sentimento così profondo e incredibile da darmi l'idea di un libro decisamente mozzafiato.... E con una cover così invitante...
Aaaaah! Sono decisamente in estasi, e non vedo l'ora di averlo tra le mie grinfie, cosa che spero accada il più presto possibile.
Comunque, devo farvi una piccola confessione a proposito del libro: Nonostante io cerchi sempre di non leggere recensioni di libri che penso di recensire a mia volta, non sono riuscita a trattenermi e ne ho lette alcune abbastanza deluse a riguardo dell'Isola. Incrociamo le dita, e speriamo che sia meglio di quel che si dice in giro!
E poi, non so se ci avete fatto caso, ma questo è l'anno delle isole abbandonate! Quanti tra di noi seguono Arrow, eh? Anche quello, meraviglioso in un modo diverso, ma pur sempre meraviglioso.
Eccoci dunque volgere al termine del primo episodio di WishList, i libri che desidero!
A presto, miei prodi!

mercoledì 18 settembre 2013

Brevemente

Salve a tutti!
Scrivo di fretta e furia, purtroppo: Per qualche giorno, causa riallestimento grafico, l'aspetto del blog sarà un po' osceno, ma non temete: tornerò presto con furore!
A presto con una veste migliorata!

Recensione Sekrets - Elizabeth Chandler


Titolo: Sekrets
Autore: Elizabeth Chandler
Pubblicazione: 2010
Saga: #1 di 5
Costo: 15,90€
Voto:

Megan ha sedici anni quando viene invitata da sua nonna, che non ha mai conosciuto, presso la grande casa di famiglia nel Maryland. Arrivando per la prima volta davanti a Scarborough House si rende conto di aver già visto quell'edificio in sogno. Megan sente subito che c'è qualcosa che non va: la nonna è ammalata e maldisposta, il cugino Matt la detesta, e la gente del paese la guarda con sospetto e timore. In più, comincia a fare strani sogni di un passato che non ha mai vissuto, ed è ossessionata da visioni di una vita non sua. Quando inizia a sentire una voce crede di essere impazzita, finché non si rende conto che ciò che quella misteriosa presenza le racconta corrisponde perfettamente alla realtà: è il fantasma di Avril a parlarle, la sorella di sua nonna. Avril aveva la stessa età di Megan quando è scomparsa senza lasciare traccia, e le somigliava in modo impressionante... Un nero segreto emerge lentamente dalle nebbie di un passato drammatico e pericoloso, una minaccia che abbatte tutte le certezze di Megan, le strappa la sua stessa identità, la attrae in un vortice da cui è impossibile uscire. E Megan può contare solo sul suo coraggio e sulla sua innocenza per trovare la salvezza.

Perdono, perdono, perdono per la mi assenza! Di questi tempi, con la scuola che inizia e il lavoro che impazza, non ho avuto proprio tempo, per questo ho deciso di inserire una tabella di marcia delle recensioni in arrivo, che prima o poi prometto di scrivere!
Detto ciò, ciancio alle bande e parliamo di Sekrets, di Elizabeth Chandler, il primo volume della saga Dark Secrets, che nonostante sia già da tempo terminata non si vede la fine della pubblicazione in Italia.
Al momento sono disponibili nella nostra lingua solo Sekrets, appunto, e Innocenti Bugie, il secondo volume, la cui recensione arriverà presto!
Mi sento di dire, però, che questa serie un po' mi puzza; Nel senso che è iniziata nel 2000, e quello che ha tutta l'aria di essere un ultimo volume, il quarto, nel 2003. Fin qui, tutto normale. Non fosse un quinto libro della serie pubblicato nel 2010, guarda un po', dopo il successo di Baciata da un Angelo ad opera della stessa autrice. Non so a voi, ma a me sa tanto di appendice per aumentare le entrate.
Per altro, dando un'occhiata alle trame su GR, mi pare di capire che intanto nel quarto non sia ambientato a Wisteria (!!!!!!!), ma in un'altra cittadina del genere, e che, alla fine, nel quinto non ci sia un chiarimento o un ricongiungimento nelle storie che spieghino il perché di tutti questi avvenimenti in questo posto. Semplicemente, sembra che qualcuno si scocciasse a cambiare scenario; Queste sono tutte mie illazioni, ma se dovessi avere ragione,e nel quinto libro non ci fossero spiegazioni, sarebbe una GRANDISSIMA delusione. Grandissima. E profonda. Mi aspetto decisamente di più.
Nonostante io lo avessi letto prima dell'estate, ho preferito rileggerlo prima di recensirlo, e devo dire che una spolverata alla mia ormai confusa dalla sovrabbondanza di personaggi memoria ne ha davvero giovato per dare una critica più esplicativa all'intero romanzo.
Premetto che, nonostante le parole un po' dure, a me questa serie piace davvero tanto! E' tutto un susseguirsi di storie complicate, con il giusto tocco di suspanse, paranormale e romanticismo.
L'intera saga, o quantomeno i primi due libri, sono ambientati nella solare e piccola cittadina di mare -un pezzettino di paradiso, a legger le descrizioni- di Wisteria (un altro nome che è tutto un programma, o sbaglio?), set di numerosi particolari quanto singolari avvenimenti. Sapete, una di quelle comunità dove si conoscono tutti, molto caratteristici e pieni di persone strane? Ecco!
Premetto che sono avida di descrizioni della città, che per me è come una protagonista latente; Descrizioni che, ahimé, non ho trovato molto soddisfacenti. Sarà pure la deformazione professionale, ma credo che avrebbe aiutato inserire l'immagine iniziale (o nelle quarte di copertina, o in un punto qualunque) di una mappa della città, in modo da aiutare i lettori ad orientarsi meglio, e ad immaginare meglio anche il setting, oltre che a rendere il libro più caratteristico (come in "Le Cronache del Mondo Emerso", per intenderci).
La vera protagonista, comunque, non è questa città poco valorizzata, ma in questo primo libro è Megan, nipote adottiva della classica inquietante vecchietta di turno (chi guarda Pretty Little Liars e prossimamente Ravenswood capirà il genere). Si prospettano dunque due molto poco invitanti settimane tra sguardi di ghiaccio e imbarazzanti silenzi, visto il poco manifestato affetto della nonna, Helen Scarborough. Ospite presso Scarborough House è anche il ben più apprezzato dalla padrona di casa cugino di Megan, Matt, bello quanto ostile nei suoi confronti.
Nonostante non ci siano vincoli di sangue, e che sicuramente Megan non metta a rischio il suo rapporto con la nonna, Matt non sembra apprezzare la presenza di Megan, salvo gelosia occasionale verso l'amico Alex.
Ed eccoli dunque qui tutti e tre, i nostri scostanti protagonisti!
Scostanti perché, onestamente, anche se col senno di poi si ha una visione più vasta della storia, almeno all'inizio la Nonna sembra proprio matta come un cavallo, e anche piuttosto arcigna, mentre Matt sembra un bamboloccio viziato e anche abbastanza suscettibile.
Nonostante io ricordi di aver apprezzato realmente la parte misteriosa nella prima lettura, nella seconda mi è sembrato che in alcuni punti la storia faticasse ad ingranare.
Lo stile narrativo non è dei migliori, e non confido molto nel fatto che Elizabeth Chandler si migliori a breve, essendo ormai un'autrice apprezzata e commercializzatissima, ma, oh, chi sono io per dirlo? Se Anna Rice ha potuto votarsi alla chiesa, ci sono buona possibilità che l'autrice di Sekrets possa migliorarsi!
Nonostante io possa sembrare dura, questo romanzo mi è realmente piaciuto, nel complesso. A piacermi decisamente meno sono stati i personaggi principali, a cominciare da Megan, che come personaggio davvero non mi ha fatto impazzire. Abbastanza banale, il suo punto di vista non trasmetta grandi emozioni, ma chi come ne non sa resistere ad un buon pararnomal romance lo accetterà senza troppo sacrificio.
Mi ha intrigato abbastanza nonna Helen, che ho puntato sin dell'inizio come la cattiva della situazione. Mi interessava davvero sapere perché avesse tutto questo interesse nel mettere Megan contro Matt, e il perché (beh, questo poi è stato spiegato) delle sue paranoie.
Anche se nemmeno Matt mi ha fatto impazzire, a dire il vero; Non pensiate che non mi sia piaciuto nessun personaggio, ma loro tre erano, sapete, un po' di cartone; Ma comunque, sarà per il suo dubbio passato, sarà per i dialoghi banali o per via del suo assolutamente ingiustificato cambio di comportamento nei confronti di Megan, ho tenuto d'occhio in senso negativo per tutto il romanzo il nostro caro protagonista maschile.
Tra gli altri personaggi, quelli che mi sono piaciuti di più, si fa notare Miss Lydia, questa inquietante vecchietta che abita in una casa vecchio stile; E' stata un personaggio intrigante e difficile da capire, che aveva ottenuto incondizionatamente la mia attenzione e fiducia. Piccolina, acida e con i capelli arancioni, la veggente ha saputo intrigarmi come la sua discepola, Sophie, non ha saputo fare.
Con Sophie, compagna di scuola di Matt e Alex e nuova conoscenza di Megan, ho un rapporto complicato; Nonostante i sospetti su di lei, non sono ancora riuscita ad inquadrarla (a romanzo terminato, si, ahah).
Mi ha un po' indisposto la sua presunzione in stile Presentatrice del programma televisivo "Mistero"; Ad ognuno il suo mestiere, e tu torna a fare il personaggio in un libro!
Comunque, il suo atteggiamento così facilone e amichevole mi ha fatto un po' diffidare; Sapete, mai dire mai. Il suo (presunto) passato le ha fatto guadagnare qualche punto, ma ciò nonostante, non mi fido completamente di lei.
Ci sono poi altri pochi personaggi a far da tappezzeria, quali la vecchia amica di gioventù della mamma della nostra protagonista, Ginny, un personaggio particolare ma dolce, e le più o meno piacevoli clienti del suo negozio Vintage.
In conclusione, darò un voto d'aspettativa abbastanza dubbio a questa serie, e concludo la mia recensione dicendo che sì, mi è davvero piaciuta, che rileggerò anche il secondo e probabilmente leggerò il terzo in inglese, e poi deciderò cosa fare di loro.
Se pensate di leggerlo, sappiate che i dialoghi non sono niente di ché, e le descrizioni latenti o poco accurate, ma ciò nonostante ha una piacevole vena misteriosa che invoglia a proseguire la lettura. Ad ognuno le proprie conclusioni: Due nuvolette e mezzo!
Estratto:
Avrei voluto un giornale da leggere, qualcosa da sfogliare mentre aspettavo che lui se ne andasse via. Afferrai una scatola di cereali e presi a studiarla, fin quando non sentii la porta a zanzariera che si chiudeva. Con la coda dell'occhio vidi la nonna lasciare un segno sulla pagina della Bibbia e poi riportarla su una mensola vicino alla finestra. Torno al tavolo, appoggiando le mani sullo schienale di una sedia. "Non sei come tua madre". 
Alzai gli occhi, sorpresa. Un commento strano per una persona che non dimenticava mai di sottolineare la nostra assenza di parentela. "Ti aspettavi che lo fossi?"
"I ragazzi apprendono come comportarsi dalle persone con cui vivono. Anche quando era un'adolescente, tua madre era dolce e gentile con tutti. Non aveva mai un giudizio severo per nessuno. 
"E non è cambiata", dissi mettendo da parte la scatola di cereali.
"E allora dai chi hai preso quella lingua tagliente?" domandò.
La guardai fissa negli occhi e mi alzai. "Non lo so. Tua figlia da chi ha preso la gentilezza?" 

Cover Point: Eh beh, la cover italiana fa abbastanza pena, bisogna dire, ma sembra essere sempre meglio di quella originale americana che fa molto "romanzetto da edicola".

martedì 10 settembre 2013

Recensione Il confine di un attimo - J.A. Redmerski



Titolo: Il confine di un attimo
Autore: J.A. Redmerski
Pubblicazione: 2013
Saga: #1 di 2
Costo:  14,90 €
Voto:
Camryn Bennett, vent'anni, non è certo il tipo da restare ingabbiata in una vita ripetitiva sempre uguale a se stessa. Ma da quando il suo ragazzo è morto in un terribile incidente, niente sembra più importarle davvero... Dopo che anche la sua migliore amica le volta le spalle, Camryn salta su un autobus, con solo un telefono cellulare e una piccola borsa, decisa a fuggire da tutti coloro che la vogliono incasellare in una vita che non le appartiene. Nel viaggio incontra un ragazzo di nome Andrew Parrish, un tipo non molto diverso da lei, da cui si sente irresistibilmente attratta. Andrew vive la vita come se non ci fosse domani: la provoca, la diverte, la protegge, la seduce, le insegna ad assaporare ogni singolo momento e ad ascoltare le sue emozioni più profonde, i suoi desideri più veri e inconfessati. Ben presto diventa il centro della sua vita. Ma Camryn ha giurato di non lasciarsi andare mai più, di non innamorarsi mai più... E il segreto che Andrew nasconde li spingerà irrimediabilmente insieme o li distruggerà per sempre?

Era da tempo che ero alla ricerca di un libro un po' on the road, qualcosa che mi facesse sognare o che mi desse qualche spunto per un futuro viaggio, ma sempre sull'onda del romance.
Ho cominciato a leggere "Il confine di un attimo" quasi per dovere, vista l'incredibile pubblicizzazione e le incredibili recensioni lette al riguardo. Scettica, ci ho provato.
E sapete cosa?
Avevo ragione: Il confine di un attimo non è il libro che fa per me. Assolutamente.
Seguendo più d'una blogger che ne ha parlato bene, mi son detta "suvvia, quante volte non hai condiviso i loro pareri?" Beh, con questo libro la breve lista si è allungata.
La storia ruota principalmente intorno alla nostra Miss Io-Sono-Un-Gradino-Più-Su Camryn, che si sente destinata a qualcosa di più grande e probabilmente meglio di quello che la sua vita è attualmente: Vuota, dopo la morte del suo fidanzato (fidanzato per tre mesi. Alle superiori) Ian, che sembra non essere riuscita a superare, nonostante dopo la dipartita di Ian sia stata con un altro (che l'ha tradita).
Si ritrova dunque con una madre con la testa un po' tra le nuvole e una migliore amica un po' facile, Natalie, nonostante sia fidanzata da molto tempo con Damon, amico anche di Cam. E fin qui, niente di strano. Finché, inaspettatamente, succede una cosa comunissima che sembra sempre ribaltare il microcosmo dell persone a cui succede: Damon, un nome e una promessa di guai, dichiara tutto il suo amore a Cam. Lei corre a dirlo a Natalie, e la sua migliore amica da sempre cosa fa? Non le crede. Ovvio.
E c'è da dire che Cam ha una reazione davvero matura, prendendo il primo autobus per una meta a caso, senza dirlo a nessuno. Sei la personificazione dei sogni di Pedobear, Cam, brava!
Non ho idea di quante volte ho pensato di chiudere il libro già in questo punto; La saccenza di questa ragazza, anche nelle cose più sciocche, mi ha veramente infastidita. Oltre alla banalità dei suoi pensieri. Fino al suo incontro con Andrew, ho seriamente rischiato di addormentarmi.
Grazie al cielo, è arrivato il nostro cavalier servente a salvare il libro e me dallo stato catatonico: In viaggio per tristi ragioni famigliari, e per scelta su un autobus, il nostro ex modello dalla forte cultura rock, cerca immediatamente e in modo protettivo di approcciare con la nostra protagonista, senza molto successo per buona parte del viaggio, ma si sa, chi la dura la vince, e lui riesce a fare amicizia con lei.
E fin qui, potreste dire voi, niente di particolarmente interessante; Ma poi accade qualcosa che potrebbe accadere giusto in un libro: Lui la salva, corrono verso la ragione per cui Andrew è in città, e poi decidono di mettersi in macchina (sottolineo il fatto che a malapena si conoscessero) per un viaggio senza meta alcuna. Dove, a farle davvero, magari si vivono delle emozioni incredibili, ma a leggerlo non coinvolge granché.
L'unica parte del loro viaggio che un po' mi ha spronato è stata la loro fermata prolungata a New Orleans, dove ho deciso che devo assolutamente andare (eh, almeno in questo sono stata accontentata!).
Cosa ne penso dunque di Il confine di un attimo?
Che è nato come poco più di una fanfiction originale, e come tale muore.
Un finale banalissimo che avevo predetto già a pagina cento, unito a una lettura abbastanza lunga e ad un personaggio femminile che avrei strozzato con le sue treccine da Pippi Calzelunghe, il cui linguaggio volgare e inappropriato mi ha dato una certa noia.
Non capisco tutta questa passione per questo libro, davvero; Non ci ho visto né la parte sensuale, né quella emotiva. Mi ha solo stancato, ma non mi andava di allungare la mia già interminabile lista di "Caduti dalle Nubi", e anche in mancanza di qualcosa di meglio da fare, vista la mia settimana da eremita durante il quale ne ho affrontato la lettura, mi sono costretta a continuare. In altre situazioni, questo non sarebbe avvenuto.
Non consiglio affatto Il confine di un attimo, né penso (ma, sapete, mai dire mai) di leggere il suo ancor più banale seguito, in uscita l'anno prossimo in Italia.

Segue un estratto:


«Ti capita mai di piangere?» gli chiedo a bruciapelo. «Per altre cose, intendo…Hai mai pianto in vita tua?»
Andrew fa un gesto di sufficienza. «Ma certo. Tutti piangono, anche i tizi grandi e grossi come me.»
«D’accordo, allora raccontami di una volta in cui hai pianto.»
Ci mette un attimo a rispondere. «Un… un film mi ha fatto piangere, una volta.» 
All’improvviso sembra imbarazzato ecredo che si stia pentendo di avermelo confessato.
«Quale film?»
Non riesce a guardarmi negli occhi. L’atmosfera tra noi si stempera, nonostante l’argomento che stiamo
affrontando.
«Che importanza ha?» risponde lui.
Gli sorrido anch’io e mi avvicino. 
«Su, forza, dimmelo e basta. Cos’è, pensi che ti prenderei in giro dicendoti che sei una femminuccia?»
Lui si lascia sfuggire un sorrisetto che addolcisce la sua espressione tesa e impacciata.
«Le pagine della nostra vita» dice, a voce così bassa che non sono sicura di aver capito bene.
«Hai detto Le pagine della nostra vita?»
«Ebbene sì, lo ammetto: ho pianto guardando Le pagine della nostra vita, okay?»
Mi volta la schiena e devo dare fondo a tutto il mio autocontrollo per non scoppiare a ridere.
Non trovo affatto buffo che abbia pianto guardando quel film; la cosa buffa è la sua aria umiliata nell’ammetterlo. E poi rido. Non posso farci niente, la risata mi sfugge e non riesco a trattenerla.
Andrew strabuzza gli occhi e mi guarda di traverso. Poi mi coglie alla sprovvista:
mi afferra, mi carica su una spalla e mi porta fuori dall’ospedale.
Rido così forte che mi vengono le lacrime agli occhi. Lacrime di puro divertimento, completamente diverse da quelle che ho smesso di versare dopo la morte di Ian.
«Mettimi giù!» grido battendogli i pugni sulla schiena.
«Avevi detto che non avresti riso!»
Le sue parole mi fanno sbellicare ancora di più. Rido a crepapelle e mi lascio scappare strani suoni che non avrei mai creduto di poter emettere.
«Per favore Andrew! Mettimi giù!» 
Gliconficco le unghie nella schiena.


Cover Point: Di questo libro, persino la cover non mi è piaciuta, ma non so decidere se sia peggio quella originale o quella italiana. C'è da dire che siamo stati gli unici a cambiarla, che nelle altre edizioni hanno mantenuto la stessa, e forse questo merita una nota in più di merito. Ma comunque, sono entrambe... Boh, ai miei occhi, insignificanti.




mercoledì 4 settembre 2013

Recensione Chaos - Lauren Oliver


Titolo: Chaos 
Autore: Lauren Oliver
Pubblicazione: Maggio 2013
Saga: #2 di 3
Costo: 17,00 €
Voto:


Nel mondo di Lena l'amore è bollato come delirium, una terribile malattia che va estirpata da ogni ragazzo. Lena non vede l'ora di ricevere la cura, perché ha paura di innamorarsi, ma proprio il giorno dell'esame conosce Alex, un ragazzo bellissimo e ribelle. L'amore tra Lena e Alex cresce ogni giorno di più, fino a che i due innamorati non decidono di scappare nelle Terre Selvagge. Ma purtroppo i piani non vanno come previsto... Lena si ritrova sola, senza Alex, che è rimasto dall'altra parte della rete, e senza la vita che conosceva. Vuole dimenticare quello che è successo, perché ricordare fa troppo male. Adesso è il tempo di farsi nuovi amici ed è il tempo di unirsi alla ribellione: contro chi vuole estirpare la possibilità di amare dal cuore di tutti gli uomini e contro chi le ha portato via Alex...

Il mio primo pensiero e la mia prima nota su Chaos sono stati "Che quarta di copertina schifosa!". Ed è davvero pessima, effettivamente.
Fortunatamente, il resto del libro non è assolutamente così! Anzi, il libro prende non immediatamente ma quasi, trascinandoti giù tra le sue pagine e facendoti perdere tra esse.
Si presenta ora questa nuova associazione, l'ALD, da me reinterpretata come "Ammattiti Laconici Deliranti", e non per il Delirium. Non so se seguite la serie di True Blood, ma il movimento America Libera dal Delirium mi ha ricordato tantissimo le idee della Compagnia del Sole.
Chaos è un libro ricco di suspense, ansia e momenti in cui ci si mangia (letteralmente o meno) le mani.
E' un romanzo di transizione, destinato a trasportarci nel ben più astruso (e spiacevole) Requiem, che ho cominciato a leggere e abbandonato in attesa dell'uscita italiana.
Mi ha piuttosto infastidito il fatto che si alternasse continuamente il passato con il presente, in un'altalena talvolta stancante. Il passato, in particolare, era quello che mi piaceva meno, e nonostante ricopra una buona fetta del romanzo ha lasciato diverse lacune.
Oltre a questo, ci troviamo con una Lena molto diversa da quella che abbiamo lasciato; La presunta -e dico presunta perché sono sicura che nessuno dei lettori ci abbia creduto, che Alex è morto. Io non l'ho pensato nemmeno per un istante.- morte di Alex ha indurito notevolmente la nostra dolce signorina, che è ora diventata una vera Kick Ass, probabile erede del ruolo di comando di una delle nuove protagoniste della storia: Raven, alla quale è stata dedicata anche una short story.
Standomi Raven infinitamente sulle scatole per essere gentili, ho saltato senza batter ciglio la sua short. Nessuna pietà, per te.
La Leader del campo-Invalidi dove si è ritrovata Lena sembra essere una persona spietata e pronta a tutto pur di raggiungere i suoi obbiettivi, che poi sarebbero molto utopistici e quasi tutti inerenti alla Rivoluzione che vorrebbero attuare, e capirete che una persona che non si fermerebbe davanti a niente, ma proprio niente, forse ha un nonsoché di poco amichevole. Ci sarà un momento, nel corso di Chaos, in cui vi ricederete; Mi aveva quasi, e ribadisco il quasi, convinta. Ma poi sono velocemente ritornata sui miei passi.
Ci sono personaggi che ti stanno antipatici a pelle, come le persone, e non ci puoi fare niente. Semplicemente, li odierai per sempre e ci si dovrebbero rassegnare.
Mi chiedo, e le mie sono tutte supposizioni, visto che non ho letto la short su di lei e non sono sicura, cosa ci trovi in lei Tack, quello che potremmo definire l'uomo alfa del gruppo: Scuro di pelle, capelli e modi, ma sotto sotto dolce di cuore. Uno di quei padri che ti accarezza mentre dormi. E lui sì, mi è stato simpatico, nonostante la sua pseudo relazione con Raven.
Comunque, torniamo a noi e non lasciamoci trasportare troppo dalle mie disquisizioni a proposito dei brutti accoppiamenti di questo romanzo: Mentre nel passato ripercorriamo l'ardua via che ha portato Lena a diventare una vera e propria "Invalida" e alle durissime scelte che questo comporta, oltre alle persone che ci si lascia indietro, nel presente la vediamo alle prese con una posizione un po' statica di prigionia insieme ad un altro nuovo interessante *si arriccia i baffi immaginari* personaggio: Julian Fineman, Mr Maschera di Ghiaccio, nonché super-star della nuova New York, in quanto figlio del principale esponente dell'ADL; E' proprio in occasione di una maxi manifestazione che vengono infatti incastrati lui e Lena. Julian è un personaggio carino, come un cucciolo, ma poco interessante e profondo, che spero abbia dei risvolti migliori (ma non ci confido) in seguito di quanto non abbia avuto modo di avere in Chaos.
Julian, da grande oratore anti-Delirium sul palco (o podio?) si trasforma in un silenzioso sognatore di spazi aperti, lontani, dove il Delirium non è una malattia ma un sentimento degno di nota, comune e unico allo stesso tempo per tutti.
E indovinate un po' con chi si trova incastrato sottoterra senza sapere perché il nostro amico? Ci siete? Indovinato? Si, ecco, Lena.
Prevedibilino, lo so.
I due iniziano un rapporto un po' burrascoso, e lui mi ricorda davvero tanto e in tante cose un ragazzino molto più giovane di quanto non sia realmente., e Lena sembra una specie di gatto con il pelo dritto che non si fida di nessuno. E fa bene, mi vien da dire col senno di poi.
Lascio a voi immaginare come delle persone -degli adolescenti in piena crisi ormonale!- che non sono mai stata in compagnia dell'altro sesso si possano sentire chiusi in una piccola cella da soli per giorni e giorni e giorni. Non ci vuole molta fantasia.
Diciamo che, da questo punto in poi della storia, la trama diventa un tantino complicata e spinosa, con importanti colpi di scena che porteranno poi al maxi presunto finale bomba (che avevo previsto già dalla fine di Delirium: Dovrei forse far scrivere ad Elizabeth Chandler un capitolo tutto mio della sua saga Dark Sekrets?) che non mi ha impressionata granché, soprattutto perché avendo cominciato a leggere il seguito sono notevolmente contrariata dal davvero molto meno avvincente Requiem.
Detto ciò, posso concludere che Chaos è stato, per me, più avvincente di Delirium, man non confido affatto nel capitolo finale della storia, visto che già ne immagino la fine. Un bel libro, ma che ti lascia in sospeso e, tutto sommato, privo di grandissimi avvenimenti e senza grandi evoluzioni da parte dei protagonisti, o quantomeno, niente di interessante. Spero davvero che Raven non sia così presente. Sicuramente, se in Delirium abbiamo avuto la sicurezza dei personaggi che giravano intorno alla nostra Lena, in Chaos è un susseguirsi di vai e vieni, di personaggi che hanno avuto il ruolo delle comete; alcuni avrei preferito approfondirli, vedere più di loro, ma mi rendo conto che non si può avere tutto dalla vita, e che comunque Chaos è un libro di notevole durata, quindi ritengo corretto non chiedere troppo alla Oliver, che ha comunque trovato il modo giusto di farmi battere il cuore sotto questo duro strato di critiche; Non ero molto ansiosa di leggerlo, ma devo dire che una volta iniziato non ho più potuto fermarmi!
Una nota particolarmente negativa è stato il linguaggio: Nonostante io nella lingua parlata sia una persona davvero molto scurrile, le imprecazioni o le parole un po' meno adatte in questo libro mi hanno infastidito, ed erano, più d'una volta, usate a sproposito. Trovo che in questo senso dovrebbe essere data un po' più di libertà ai traduttori, perché decisamente il modo in cui le "parolacce" possono essere state incorporate nel testo in inglese non è appropriato in italiano.
In conclusione, consiglio Chaos, che è stato un libro avvincente e abbastanza interessante, ma personalmente, ho qualche dubbio su se leggere Requiem o meno.

Estratto:
Strisciando,
 con lo stomaco accartocciato nella polvere,
 la bocca satura del sapore di fumo.
Unghia dopo unghia, come un lombrico.
È così che viene al mondo, la nuova Lena.
Quando non riesco più ad andare
avanti, neanche di un centimetro,
 appoggio la testa a terra e aspetto di morire. 
Sono troppo esausta per avere paura. 
Sopra di me e tutto intorno a me c’è l’oscurità e i
rumori della foresta sono una sinfonia che
mi culla fuori dal mondo. Sono già al mio
funerale.


Cover Point: Le cover di tutta la serie di Delirium onestamente non mi fanno impazzire, né quella vecchia né le nuova; Le trovo tutte banali, e la modella usata ha delle brutte sopracciglia e un'espressione poco piacevole; E' quasi brutta. Credo che sarebbe stata più appropriata una serie di cover senza persone, completamente digitale, ma questa è la mia umile opinione e deformazione professionale, immagino che a molti lettori siano piaciute.

E voi, miei cari? Cosa ne pensate?